Festa di San Placido "u picciddu"

Festa di San Placido "u picciddu"

Descrizione

La devozione per San Placido affonda le sue radici agli inizi del XVII secolo, subito dopo il ritrovamento delle reliquie del martire benedettino a Messina.


San Placido è celebrato a Castel di Lucio il 20 agosto e il 5 ottobre di ogni anno. La ricorrenza del 20 agosto, grazie alla presenza di numerosi emigrati, che ritornano per pesanti, offerti come ex voto, un tempo illuminavano l'altare effimero del Santo.
Altro momento saliente della festa è ‘A cchianata di San Plà", che rappresenta l'ascesa al cielo del Martire benedettino, ed è un momento molto partecipato e sentito, che si svolge all’inizio della celebrazione dei vespri e delle messe, che si celebrano il giorno della ricorrenza.
Nei giorni precedenti la festa, viene allestito un altare effimero dedicato al Santo patrono sull'altare maggiore, dove il simulacro di San Placido, solitamente custodito nella sua cappella, viene spostato per essere esposto alla venerazione dei fedeli.
Per simulare l'ascesa al cielo, nel momento che precede ‘A cchianata, l’occasione e al periodo di ferie, vede una maggiore partecipazione di persone, ed è resa più sfarzosa da belle luminarie e dall’esecuzione di straordinari giochi pirotecnici; mentre la celebrazione del 5 ottobre ha un carattere più intimo e spirituale. La festa di San Placido si compone di molti momenti salienti, uno dei quali è “ ‘A calata a cira” (la discesa della cera), che si svolge la sera prima della festa e si conclude con la celebrazione dei vespri in onore del Santo.


Durante ‘A calata a cira, le reliquie e gli ornamenti di San Placido, vengono portati in processione dalla chiesetta di Santa Lucia alla chiesa Madre, accompagnati dai fedeli, che vi sfilano davanti con ceri accesi in mano.
Questi ultimi, spesso molto il simulacro viene posto dietro l'altare, per poi essere sollevato tramite un meccanismo ad argano, fino a diventare nuovamente visibile ai fedeli, mentre degli angioletti scendono dall'alto come se lo stessero accogliendo.
La processione, è un altro momento significativo, e ricco di folklore. Il simulacro di San Placido posto su un artistico fercolo di legno, realizzato da Nicolò Campo alla fine dell'Ottocento, è portato in processione a spalla. In una prima fase, essa segue un percorso solenne fino alla chiesa di Santa Lucia, con la partecipazione delle confraternite e delle autorità cittadine. Successivamente, si snoda per le vie del paese con passo veloce, quasi di corsa, esclusivamente gestita dal popolo. Ogni volta, che il Santo passa dalla piazza, viene eseguita la “ballatedda”: i portatori, sulle note di una marcia tipica di questo momento, fanno ballare San Placido  in  un  andirivieni. 


È  un momento emozionante e difficile da descrivere a parole. Durante la processione vi sono, poi, tre momenti di sosta chiamati "Vippite", durante i quali vengono offerte bevande e biscotti per dissetare e rifocillare portatori e fedeli.
Queste celebrazioni, ricche di tradizione e fervore, non solo rinnovano la fede e la devozione dei Castelluccesi, ma rafforzano anche i legami comunitari, creando un senso di appartenenza e identità, che attraversa le generazioni. Ogni anno, i cuori dei partecipanti si riempiono di gioia e speranza, mentre le vie del paese risuonano di preghiere, musica e canti, che trasformano le serate di festa in un’armonia di emozioni, che accendono i cuori e le menti di tutti i presenti. Così, a Castel di Lucio si rinnova l’abbraccio, destinato a durare nel tempo, tra passato e presente, tra fede e tradizione.

A chi è rivolto

A tutti i cittadini

Costi

Nessun costo

Luoghi

Municipio, Via Salvo d'Acquisto, Castel di Lucio, 98070

Via Salvo d'Acquisto n°1

Castel di Lucio, 98070

Municipio, Via Salvo d'Acquisto, Castel di Lucio, 98070

Date e orari

05 ott

09:00 - Inizio evento

05 ott

12:00 - Fine evento

Argomenti

Turismo

Ultimo aggiornamento: 10 set 2025