
Un ambiente vergine, tradizioni e cultura rurale, questi sono i tratti distintivi di Castel di Lucio, affascinante paesino della città metropolitana di Messina.
Fino al 1862, Castel di Lucio era conosciuto come Castelluzzo, nome che derivava dalla presenza dell'antico castello dei Ventimiglia.
Situato sul versante orientale del Monte Grillo, l'abitato si trova su un costone roccioso, che domina la valle attraversata dal fiume Tusa.
Storicamente, il castello, posizionato sulla rocca più alta, svolgeva un ruolo strategico nel controllo delle vie di scambio, che collegavano il centro della Sicilia con il porto di Tusa.
Nel 1271, le terre di Castelluzzo facevano parte della Contea di Geraci, concessa da Carlo d'Angiò a Jean de Monfort.
Durante la guerra dei Vespri Siciliani nel 1282, il sovrano Pietro III d'Aragona richiese agli abitanti di Castelluzzo di inviare arcieri e uomini armati, dimostrando l'importanza di questa comunità ben organizzata.
Nel 1320, la signoria di Castel di Lucio ritornò ai Ventimiglia, che la mantennero fino al XVI secolo.
In questo periodo, il castello e le sue fortificazioni rappresentarono una difesa sicura per il territorio della contea lungo il confine orientale.
Nei secoli successivi, il controllo del borgo passò a diverse famiglie nobiliari, tra cui gli Anzalone, i Lerchan, i Timpanaro e, infine, gli Agraz.
Il 12 giugno 1726, Francesco Agraz fu insignito del titolo di Duca di Castelluzzo da Re Carlo VI, titolo che nel maggio del 1839 venne riconosciuto anche a Ignazio Agraz.
Con l'abolizione dei diritti feudali nel 1818, Castel di Lucio diventò una comunità autonoma e nel 1862 il Consiglio Comunale decise di cambiare ufficialmente il nome del paese da Castelluzzo a Castel di Lucio.
Elementi caratteristici dell'Architettura civile del borgo
Il visitatore, che giunge a Castel di Lucio e passeggia per le sue vie, viene continuamente sorpreso dalle caratteristiche dell’architettura civile, che rendono questo luogo particolarmente affascinante.

Le strette strade del centro storico, chiamate "vanedde", offrono incantevoli scorci, per la presenza di case in pietra, che talvolta si ergono magnificamente su grossi speroni di roccia, perfetto connubio tra architettura e paesaggio naturale.
Il contrasto tra la robustezza della pietra e la delicatezza delle decorazioni delle case, crea un'atmosfera unica e suggestiva, rendendo Castel di Lucio un luogo intrigante da esplorare. I portali in pietra delle abitazioni, le mensole scolpite, che sorreggono i balconi e l’"annitu", una sorta di balconcino di ingresso accessibile attraverso una scala, sono elementi caratteristici dell'architettura residenziale castelluccese.
Particolare Portale casa Sciortino
Le abitazioni di Castel di Lucio presentano portali molto variegati, non solo nella forma, ma anche nei decori: fiori, foglie, frutti, scolpiti nella pietra, sono simboli di benessere e abbondanza, ed incarnano auspici di prosperità per gli abitanti della casa. Anche le mensole sotto i balconi sono spesso scolpite con motivi fitomorfici o con volute decorative, aggiungendo ulteriore fascino e significato simbolico agli edifici.
Portale casa Sciortino
Portale casa Nicolosi
Nelle chiavi di volta degli archi dei portali, oltre a ornamenti vari, si trovano spesso la data di costruzione della casa o le iniziali del proprietario, che
aggiungono un tocco personale e storico all'edificio.
Particolarmente interessante è il portale di Casa Nicolosi (in via San Carlo), le cui decorazioni hanno una funzione apotropaica, cioè di allontanare il male o le influenze negative.
Esso presenta piedritti con ghiere, che sorreggono un arco a tutto sesto, nella cui chiave di volta è scolpita un'aquila, che tiene tra i suoi artigli e col becco una serpe. Questa immagine ha un forte significato simbolico: l'aquila rappresenta la protezione divina, la forza e la vigilanza, mentre il
serpente simboleggia il male, la tentazione e il pericolo.
Dunque l'aquila, che sottomette il serpente, interpreta il trionfo del bene sul male e la protezione divina contro le forze maligne.
Lateralmente all'arco, partendo dal punto in cui esso s’imposta, bellissime mensole decorate con ovuli sorreggono una trabeazione con fregio scolpito, sopra il quale vi è la cimasa.
Particolare casa Nicolosi
Particolarmente interessante è il motivo ornamentale del fregio, che presenta al centro un mascherone raffigurante la Medusa, colei che è capace di pietrificare chiunque volesse male agli abitanti della casa e, dunque, di allontanare il malocchio. Lateralmente al mascherone è rappresentato un serpente, dalla cui bocca esce un grazioso fiore, che si snoda tra un girale di foglie. Nei pennacchi, nati dall’incontro dell’arco con la trabeazione, sono scolpiti dei draghi, che simboleggiano la lotta tra il bene e il male, e dunque la protezione divina contro le forze del maligno. Passeggiare tra le storiche strade di Castel di Lucio, con i suoi portali scolpiti e le case che si ergono su speroni di roccia, affascina il visitatore, che ha la possibilità di scoprire scorci sempre nuovi e particolarmente suggestivi.
Luoghi da visitare: